Intervista a Gianfranco Iovino

Con questa intervista vogliamo parlare con lo scrittore Gianfranco Iovino, ponendo alcune domande interessanti che ci permettono conoscere meglio la sua persona.

Presentazione e Biografia: chi è Gianfranco Iovino

Gianfranco Iovino Gianfranco Iovino è un direttore commerciale con la passione per la scrittura. Sono nato a Roma nel lontano 1965 per poi trasferirmi con la famiglia in provincia di Napoli, esattamente Torre del Greco, dove ci sono rimasto fino all’età di trent’anni, per poi fare un balzo lungo 700 chilometri ed insediarmi a Verona, città dove attualmente vivo con la mia famiglia.
Studi tecnici da geometra e grande passione per la musica, che mi ha portato a raggiungere il diploma di solfeggio e intraprendere l’affascinante, quanto imprevedibile, mondo della musica, quello fatto di serate al pianobar in feste private e matrimoni ed ore su ore spese dietro un mixer da sala d’incisione per fare esperienza da assistente fonico e compositore di musica leggera. In gioventù c’è stato molto spazio anche per il teatro, mia altra infinita passione, che mi ha permesso di avvicinarmi ai testi di Scarpetta e De Filippo con i quali ho messo su una compagnia amatoriale con la quale mettere in scena un po’ di commedie e recital musicali.
Verona ha segnato inevitabilmente la mia strada, sia per quanto riguarda l’aspetto lavorativo e familiare che artistico, non potendo più proporre commedie napoletane e serate da pianobar, avvicinandomi ad un’altra nobile e sublime arte: quella della scrittura, e tra un’infinità di articoli che mi permettessero di diventare giornalista iscritto all’Albo e la grande passione adolescente di scrivere pagine su pagine che, alla fine, oggi mi hanno permesso di collezionare 6 romanzi a mia firma di cui sono molto orgoglioso e felice.

Come si intitola il tuo libro che ha avuto più successo finora e cosa ti ha spinto a scriverlo?

Senza alcun dubbio IO SONO PAOLA, ultimo in ordine di uscita, che è la rielaborazione editoriale dell’originario OLTRE IL CONFINE pubblicato nel 2012 ad opera di Sassoscritto editore. Una storia dura, severa anche se inventata, ma assolutamente reale ed attuale, che racconta di Paola Fassi, una donna sull’orlo di una crisi depressiva insanabile, che la sta lentamente conducendo verso un epilogo sconcertante: il suicidio, per il disamore verso se stessa e la stanchezza mentale di continuare ad interpretare una scialba vita, condizionata dal disinteresse per l’amore e gli uomini, che lei riassume e rielabora sempre nel viso e i comportamenti di suo padre, suo vero assassino, che ha abusato di lei in età adolescente, lasciandole nel cuore un buco nero profondissimo. Si parla di depressione e vita vissuta al limite di ogni confine, conseguenza di una violenza pedofila, subita da quello che doveva rappresentare l’uomo più importante della sua vita ed invece, alla fine, si mostra ogni sera tra i suoi peggiori incubi, come il più deprecabile degli esseri umani che le ha strappato il cuore dal petto a soli 7 anni.
Lo ritengo di maggior successo, oltre che per i tanti premi e riconoscimenti attribuiti nel tempo, soprattutto perché a distanza di 10 anni dalla sua prima pubblicazione continua ad essere letto e maledettamente inteso come un testo dalla trama attuale e reale, nonostante racconti di una donna frutto della mia fantasia. E tutto nasce perché, al tempo di OLTRE IL CONFINE, da giornalista volevo approfondire il tema della pedofilia, raccontandola in un romanzo con gli occhi e i gesti di un pedofilo, che permettesse di riflettere ed entrare nella sua mente contorta. Purtroppo, dopo mesi di ricerche, mi sono reso conto di quanto siano protetti, per preservare le proprie famiglie, questi ignobili uomini, mentre ho fatto un’incetta incredibile di confessioni di donne che si raccontano con estrema rassegnazione, sulle loro esperienze di violenza carnale subita in età bambina, da convincermi di parlarne attraverso Paola, che altro non è che la somma di tante storie di donne messe insieme, che hanno in comune l’umiliazione perpetrata dal più violento dei soprusi: il non rispetto del loro corpo e della loro anima.

Qual è il rapporto con i tuoi lettori?

Di assoluto rispetto. Mi piace collezionare commenti positivi e ringraziamenti, ma sono particolarmente attento anche alle critiche, purché costruttive, che mi permettano di elaborare e migliorare il mio pensiero letterario, così come quello di riflessione e analisi con cui costruisco i miei “pensieriBLOG” che vengono pubblicati su uno spazio WEB dal buon seguito, che io intendo come una sorta di piazza virtuale nella quale scambiarsi idee e raffronti. Io prima ancora che scrittore e giornalista, mi ritengo un grande lettore, ed è bello possedere questo privilegio nel sapersi letto con attenzione da chi dedica tempo e risorse proprie, e merita l’assoluto mio interesse e rispetto.

Nuovi progetti per il futuro?

Tanti progetti, perché tanta è la voglia di continuare a scrivere e raccontare. Una domanda solita, a cui rispondo sempre nello stesso modo, è quella con cui viene chiesto se, e come affronto, il famoso blocco dello scrittore: per fortuna riesco a superarlo agevolmente, perché scrivere per me è una palestra quotidiana necessaria, come mangiare, dormire o pregare, che mi permette di far parlare la parte nascosta di me, che ha tanto da dire e dare, anche grazie ad una semplice frase, un articolo di giornale o un intero libro da realizzare.
Tra i progetti più immediati, cito il diretto coinvolgimento in una antologia di racconti inediti, che saranno pubblicati per dicembre 2022, ed avranno la particolarità di appartenere tutti allo stesso grande sogno di bontà: destinare i proventi sulle vendite all’associazione ABEO di Verona, che assiste e sostiene familiari e gruppi medici, impegnati nell’accudire la malattia infantile.
E poi, di più personale, c’è un nuovo percorso letterario iniziato che spero diventi libro entro l’inverno del 2023.

Qual è il libro che le ha cambiato la vita?

Tantissimi, perché è tantissima la mia fame di leggere sempre cose nuove, soprattutto di autori esordienti o poco conosciuti, perché spesso è lì che si nascondono grandi talenti. Ma se devo restare sui classici di sempre, di sicuro cito: “IL PICCOLO PRINCIPE” per quanto sia capace di esaltare la riflessione sul senso della vita, l’amicizia e l’amore. Mi ha tanto emozionato “UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA” di Tiziano Terziani per l’abilità a far considerare che il vero viaggio da affrontare è quello che conduce alle stanze della propria anima, per la ricerca della propria identità più vera. E in conclusione voglio segnalare un altro capolavoro narrativo che ho amato tantissimo: “IL PENDOLO DI FOCAULT” di Umberto Eco per la straordinaria presenza di argomenti inclusi in questo libro intensissimo. Ovviamente, non citati ma inevitabilmente protagonisti ci sono tutti i miei libri, che per quante volte li ho scritti, rivisti, letti, corretti, riletti e adeguati, li vivo come figli che mi hanno segnato incredibilmente per le tantissime ore investite per farli diventare libri.
– In quale protagonista dei libri che ha letto si immedesima o vorrebbe immedesimarsi?
Bella domanda, a cui rispondo senza pensarci troppo su: PINOCCHIO, un personaggio che ha determinato in maniera fondamentale la mia fervida fantasia, che si è scatenata alla lettura del libro e, successivamente, le elaborazioni cinematografiche, partendo da quella del 1972, quando avevo solo 7 anni, al cartone della Disney e le più recenti rielaborazioni che in me sortiscono sempre lo stesso identico risultato: fascino assoluto per tutta la durata della proiezione.

Dove possono seguirti i nostri lettori?

Sicuramente sul mio sito ufficiale: www.gianfrancoiovino.it e lo spazio BLOG all’indirizzo: https://gianfrancoiovino.wordpress.com/ oltre che sulle pagine Social dove spesso pubblico interviste e recensioni agli autori esordienti che incontro, perché per me è fondamentale dare più visibilità possibile agli autori meno conosciuti, non frequentatori di TV e vetrine delle librerie, ma che hanno tante idee belle da condividere e storie affascinanti da leggere grazie alle quali è possibile intraprendere fantastici voli, restando comodamente su un divano, lasciandosi rapire dallo spettacolare fascino prodotto da un libro, medicina essenziale per alimentare di bello la propria fantasia ed aprire la mente a mondi sempre nuovi e visioni immense e sconfinate del proprio essere.

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