In questa intervista vogliamo parlare con lo scrittore Giuseppe Montaldo, facendo alcune domande particolari che ci aiutano a conoscere meglio la sua personalità.
Da giovane avrei voluto fare il ricercatore. In un’azienda all’avanguardia, in un centro di ricerca insomma dovunque avessi potuto esprimere questa mia pulsione per l’avventura e la scoperta.
Per questo non ho mai avuto dubbi sull’iscrizione in ingegneria.
Col senno di poi mi sarei iscritto in fisica ma tant’è!
Purtroppo la vita mi scagliò in tutt’altre direzioni: mi sposai giovanissimo e dovetti rimboccarmi le maniche e mettermi a lavorare.
La passione per la ricerca, però, non è mai cessata e, all’età di 55 anni cominciai a cercare fuori dagli schemi. A 360° e non solo in ambiti strettamente scientifici.
Insomma mi capitò un evento molto doloroso che mi costrinse a lasciare andare i vecchi schemi e la vecchia visione del mondo.
Nel giro di 8 anni, dopo infinite letture, corsi di tutti i tipi, incontri con Maestri veri e falsi, trasformai letteralmente la mia vita e passai dal fare l’ingegnere a fare il terapeuta.
Da allora aiuto le persone nel loro percorso di crescita personale e spirituale, nella ricerca del senso della vita e nello sviluppo dei talenti personali e delle infinite risorse che tutti possediamo.
Il mio ultimo libro ‘I numeri dell’anima’ è quello che ha avuto e sta avendo più successo. È un saggio di oltre 400 pagine che, attraverso una metodologia chiamata ‘mappa dei talenti’ vuole insegnare a incontrare se stessi, chi siamo veramente, al di là del personaggio che recitiamo in questa vita. Esiste un attore ‘autentico’ al di sopra del personaggio? Ed è il trovare quest’attore che possiamo definire crescita e sviluppo spirituale? Esiste un destino, esiste un mondo sopra di noi che ci guida? E riusciamo a percepirlo?
Nel libro si parla di fisica quantistica e di creazione della realtà, di tarocchi e numerologia come strumento di indagine e di crescita, di coscienza e consapevolezza; tutto ciò che aiuta a costruire il nostro vero sé, quello più elevato.
Ma nel libro ci sono anche storie vissute, personaggi coraggiosi che animano queste vicende e che sono capaci di trasformare le loro vite.
Il mio primo libro è nato un po’ per caso, si fa per dire.
Non pensavo proprio di essere o di diventare uno scrittore. A scuola, nei temi di italiano non ho mai preso la sufficienza salvo che negli ultimi due anni del liceo classico per merito di un professore che riuscì in qualche modo a sbloccare la mia timidezza e la mia incapacità di esprimermi.
Fu lunga e difficile la conclusione del mio primo libro. Quando pensavo di averlo terminato lo sottoposi a una mia amica scrittrice che me lo stroncò senza pietà. La ringraziai per questo perché mi costrinse a far cadere le ultime illusioni, classiche di uno scrittore alle prime armi. Insomma, lo riscrissi da capo e, non so come, trovai l’ispirazione giusta. Oggi lo definisco un romanzo iniziatico. Nel senso che gli insegnamenti del Maestro si alternano allo svolgimento del romanzo.
Ho in mente due libri. Il primo riguarda la appassionata spiegazione e la divulgazione di una metodologia ‘terapeutica’ che ho appena appreso e si basa su biorisonanza e medicina energetica. L’assunto che sta a monte si chiama sistema C.I.E.M. scoperto, messo a punto e divulgato da un ingegnere.
L’acronimo significa: Coscienza, Informazione, Energia, Materia.
Si parlerà di come, dall’analisi di questi quattro livelli del nostro essere, nascono la terapia e la guarigione, con metodi assolutamente naturali.
L’altro libro che ho in mente è un’indagine, una vera immersione nelle relazioni che ci sono fra i Tarocchi e i principi ermetici.
Sono diversi:
da giovanissimo ‘l’arte d’amare di Erich Fromm’. Avevo 14 anni!
Poi, intorno ai 35 anni ‘Martin Eden’ di Jack London
Nel periodo del risveglio sono almeno tre: ‘L’eroe dai mille volti’ di Joseph Campbell, citato molto spesso nel mio ultimo libro; ‘Molecole di emozioni’ di Candace Pert; ‘Le chiavi della malattia’ del mio Maestro di ipnosi Joaquìn Grau.
Non esistono tre libri che hanno cambiato la letteratura mondiale. Per due motivi: il cambiamento è un divenire che non si interrompe mai; i libri che cambiano il mondo sono infiniti ed ognuno getta i semi del cambiamento anche se, ovviamente, i pesi specifici sono diversi.
Il mio secondo libro è stato scritto in pieno covid e ho espresso, attraverso un romanzo ‘iniziatico’ di fantascienza diverse metodologie di guarigione attraverso l’ipnosi nel caso specifico. Illustro, cercando di esprimerla con le scoperte scientifiche che fanno capo al romanzo, la grandezza della natura e delle metodologie che a lei si ispirano, in tutti campi. Ed esprimo profondamente qual è l’autentico significato spirituale della malattia e di come lo scientismo, ma non la vera scienza, abbia distorto questo significato.
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